Descrizione dell'itinerario in moto

Indubbiamente sulla direttiva che da Enna conduce verso la Sicilia orientale la SS 192 si pone come una tranquilla e affascinante alternativa alla contigua autostrada.

In effetti questa statale potrebbe sembrare un duplicato della SS 121 già descritta nella Tavola 11°, tuttavia le sue caratteristiche peculiari la rendono estremamente diversa anche dalla precedente.


Così per strana circostanza il motociclista che intende dirigersi verso la Sicilia orientale partendo da Enna può scegliere il tipo di strada che preferisce percorrere: dalla veloce ma tanto ovvia e quanto banale autostrada, ove peraltro si concentra tutto il notevole traffico sia pesante che leggero, ovvero la caratteristica SS 121 che si snoda interamente su alte colline fra mille curve e continui saliscendi contornati però da un panorama decisamente spettacolare e raro (vedi tavola 11°) oppure, ancora, la tranquillissima SS 192 che snoda il suo percorso sul fondovalle seguendo per buona parte il letto del fiume Dittaino.


Provenendo dalla direzione di Caltanissetta questa Statale costituisce l'ideale prosecuzione in direzione Catania, si attraversa quindi Enna Bassa lasciandosi al semaforo sulla destra la strada per Pergusa e proseguendo diritto si raggiunge una piccola serie di trafficate curve ove si incrocia quasi subito sulla destra il bivio per la statale in trattazione.

Si svolta quindi seguendo l'indicazione per Catania intraprendendo subito una serie continua di curve e stretti tornanti in ripida pendenza.


Si comprende subito che questa strada affronta immediatamente il formidabile dislivello fra la spettacolare altitudine di Enna e il fondo valle.

Ovviamente lo spettacolo ed il panorama che si gode in questa breve ma ripida discesa è assolutamente spettacolare, si domina dall'alto quasi mezza Sicilia con sullo sfondo già nettissimo l'inconfondibile e spettacolare monte Etna.

Purtroppo l'impegno richiesto dal frequente uso delle marce e dei freni non ammette molte distrazioni, alcuni tornanti sono piuttosto impegnativi.

In pochi minuti però si raggiunge il fondo valle e quì le caratteristiche stradali mutano radicalmente.


La Statale si distende in perfetta pianura con rettilinei di media lunghezza frammezzate da ampie curve quasi tutte a vista e dal raggio ampio, facilmente classificabile come un misto-veloce.

Il manto stradale è stato recentemente (2006) rifatto per ampissimi tratti e quindi le caratteristiche variano dal "buono" a "ottimo".

Lo spettacolo che si gode nel percorrere questa statale è probabilmente unico da diversi punti di vista: i tranquilli campi e le frequenti fattorie scorrono dolcemente ai bordi dell'asfalto solo a tratti delimitato dal ferro dei gard rail, sullo sfondo la sagoma inconfondibile dell'Etna che diviene sempre più imponente e maestoso.

Sulla sinistra, a tratti, si vede scorrere il fiume Dittaino, mentre in lontananza, sempre sul lato sinistro, si ammirano le imponenti alture di Agira e Regalbuto.

Sul lato destro invece è un continuo alternarsi di dolci colline che rendono sempre cangiante il panorama, peraltro mai monotono.


A questo spettacolo assolutamente tranquillo e distensivo della natura si aggiunge anche un'altro spettacolo assolutamente inusuale e insolito; lungo il percorso di questa statale, anche nelle giornate lavorative, si stenta a credere che non ci precede alcun autoveicolo, neanche a distanza, e negli specchietti si riflette la stessa incredibile immagine: nessuno !!.

La concomitanza di queste rarissime caratteristiche unitamente ad un conseguente impegno minimo nella guida della moto induce ad una guida assolutamente tranquilla, godendosi in tal modo l'inconsueto profumo dei campi che il vento porta a lambire il casco.

Paradossalmente in alcuni tratti questa statale scorre proprio a fianco dell'autostrada con il suo caratteristico e stressante spettacolo di rumorose colonne di Tir e file di auto impegnati generalmente in lunghi e pericolosi sorpassi.


In questa circostanza si rende davvero evidente la tensione che pervade e domina sulla strada che ci corre a fianco, viene quasi spontaneo considerare che seppure contigue questi due tipi di strada sono l'espressione di due mondi e modi di vivere profondamente diversi, dove il tempo e lo spazio assumono valenze profondamente diverse.

Immersi in queste considerazioni si raggiunge l'incrocio che conduce ad Agira, proprio nei pressi di tale incrocio si segnala l'unico ottimo locale bar-tabacchi tavola-calda del percorso, il posto è molto gradevole anche per la grande zona ombrosa sulla piazzola, ideale per una piacevole sosta.


La statale quindi prosegue senza mutare nessuna di queste rare prerogative e la sempre più imponente mole dell'Etna ci indica che stiamo raggiungendo Catenanuova e le falde dell'Etna con l'omonimo splendido Parco Naturale.

Nei pressi di Catenanuova infatti un ampio bivio indica a sinistra la direzione per il delizioso paese di Catenanuova e quindi in prosecuzione Adrano e la splendida riserva naturale del monte Etna, proseguendo invece la SS 192 ci conduce tranquillamente senza mutare alcuna delle sue caratteristiche fin sulla splendida costa sul mare Ionio approdando nella affascinante città di Catania.

Man mano che ci approssimiamo alla grande città lo spettacolo ai bordi della strada comincia a cambiare radicalmente, le tranquille distese di campi destinati al pascolo e alla coltivazione del grano cominciano ad essere sostituite da splendide, e a seconda della stagione profumatissimi, distese di agrumeti.

Siamo arrivati nella splendida Conca D'Oro che ci farà da rara e impareggiabile cornice con l'enorme e affascinante mole del Monte Etna che ci sovrasta sulla sinistra.

Con il nostro augurio di buon divertimento un costante invito alla prudenza.



Fonte: http://www.siciliainmoto.it

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