Descrizione dell'itinerario in moto

Località toccate: Agrigento, Naro, Vittoria, Ragusa.

Dalla rotonda nella Valle dei Templi la SS. 115 prosegue alla volta di Gela, Ragusa e Siracusa attraversando il vicinissimo centro abitato del Villaggio Mosè.

Subito dopo la statale presenta circa 20 chilometri di curve abbastanza veloci e impegnative molto belle da percorrere, si supera in tal modo il bivio per Palma proseguendo in un lungo rettilineo dove è assolutamente consigliato rispettare il limiti di velocità per le pericolose immissioni laterali.

Superata la periferia di Palma si viaggia alla volta di Licata percorrendo un tratto stradale completamente nuovo anche nel tracciato che elimina definitivamente una brutta serie di pericolose curve, subito dopo la statale acquista le caratteristiche che seguirà praticamente fino a Vittoria e Comiso.

Perfettamente pianeggiante la statale è composta da lunghi rettilinei inframmezzati però con piccoli tratti di curve a volte decisamente inattese per il raggio molto ristretto, spesso anche non preventivamente segnalato, prestare quindi la necessaria attenzione all'approssimarsi di curve in fondo ai rettilinei.

Il panorama che ci circonda da Licata in poi cambia decisamente, le colline che sulla sinistra ci seguono sin da Sciacca si diradano e si allontanano, il panorama sul mare scompare lasciandoci come ultima immagine l'incredibile Castello di Falconara che torreggia maestoso e imponente sulla battigia del mare.

Ampie distese di serre luccicanti per la plastica costituiscono il nuovo panorama che diviene così decisamente piatto e monotono, di certo da non conservare fra i ricordi.

Si arriva in tal modo nella cittadina di Gela, che nonostante le notevoli dimensioni si attraversa agevolmente procedendo per la direttrice principale senza cambiamenti di direzione e seguendo le indicazioni per Siracusa, si esce quindi dalla città transitando proprio dinanzi le raffinerie di petrolio che torreggiano spettrali lungo il margine destro della strada.

Man mano che si ci allontana da Gela avvicinadoci a Vittoria il panorama circostante torna a mutare progressivamente migliorando in maniera decisa, la piatta pianura cede il posto a dolci collinette, l'orrida plastica delle serre cede il posto ad una incredibile varietà di coltivazioni che fanno bella mostra di sè nei campi ai bordi della strada.

Folti canneti intervallati da vere e proprie macchie di fichi d'india si contendono i bordi dell'asfalto con il metallo del gard rail, dietro questo spettacolare muro di verde spontaneo spettacolari frutteti si alternano a filari ordinatissimi di pregiati vitigni e sorprendenti boschetti di pini d'Aleppo il tutto su un curatissimo terreno dall'incredibile colore rosso scuro.

Il sottosuolo ricchissimo di ottime acque ed il terreno particolarmente fertile oltre al formidabile sole che splende incontrastato per tutto l'anno rende questa zona una specie di Valle Incantata per la grande varietà di prodotti agricoli e per la loro prelibatezza.
La cittadina di Vittoria è anche molto rinomata fra gli enologi per un ben nota qualità di vini da cui ne prende il nome.

Sullo sfondo di questo panorama intanto iniziano a delinearsi le sagome di alti monti che sembrano delimitare questa fortunata zona, stiamo raggiungendo i Monti Iblei, la catena montuosa più a sud in Italia.

Superiamo così il bivio per Vittoria arrivando quasi immediatamente nel delizioso paese di Comiso adagiato alle falde dei monti Iblei.

Giunti alle porte di Comiso si consiglia vivamente di lasciare, per un brevissimo tratto, la statale entrando in paese e di intraprendere la bellissima salita per Ragusa dall'interno del paese attraversandolo in buona parte, la differenza in tempo è davvero minima e si potrà così ammirare un grazioso e singolare paese.

Si inizia così a salire in forte pendenza verso Ragusa con il solito andirivieni di rampe frammezzate da tornanti, lo spettacolo che inizia a delinearsi però non è certo dei soliti.

Sin dai primi tornanti lo spettacolo dell'immensa valle sottostante appena attraversata è così affascinante da indurre ad una immediata sosta anche se precaria, si consiglia di pazientare qualche altro minuto in quanto a metà circa della salita in un tornante a sinistra troveremo un'agevole e sicura piazzola di sosta dove lo sguardo potrà tranquillamente spaziare con il solo limite dell'orizzonte.

Una particolarità degna di menzione, che peraltro balza subito all'attenzione del visitatore, sono i singolari muretti che delimitano i confini dei campi sottostanti lungo le pendici della collina.

Costruiti con tecniche certamente millenarie in pietrame comune sapientemente sovrapposto senza l'apposizione di alcun tipo di malta, perfettamente regolari sia in elevazione che in estensione, lasciano stupiti per la perfezione raggiunta con delle semplici comunissime pietre, nel mondo dell'odierna tecnologia un simile manufatto si può qualificare certamente come artistico.

Immagazzinate nella mente tante belle immagini si può tornare a far girare i motori riprendendo la salita che di lì a poco purtroppo termina, siamo arrivati in un altopiano ove si distende la splendida città di Ragusa che merita certamente una adeguata sosta ed una visita molto attenta per la molteplicità e varietà di meraviglie da ammirare.

Con il nostro augurio di buon viaggio e buon divertimento un costante invito alla prudenza.

Fonte: http://www.siciliainmoto.it

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